18 luglio 2007

Tabù

Ci sono parole che non vanno mai pronunciate, queste parole sono dette tabù.
Non sto parlando delle bestemmie durante i reality, quelle, al massimo, possono costare la squalifica e qualche mese d'esclusione dal circuito mediatico; ce ne sono di più pericolose.
Nell'agosto 2002 Tremonti propose l'utilizzo di banconote di carta da uno e due euro in sostituzione delle monete; l'allora presidente della BCE, Willem Frederik Duisenberg fece notare l'idiozia della proposta spiegando pubblicamente che i proventi del sulle monete metalliche sono a favore dello stato mentre quello sulle banconote di carta vanno alle banche (Repubblica, 13/12/2002). Da allora la sua posizione si fece sempre più scomoda.
Wil Duisenberg fu ritrovato morto nella sua villa nel sud della Francia il 31 luglio 2005 in circostanze misteriose.
L'ex questore di Genova, Arrigo Molinari, aveva citato la Banca d'Italia per . L'udienza avrebbe dovuto tenersi il 5 Ottobre 2005 ma fu assassinato, nel corso di una rapina, nel suo letto, a coltellate, il 27 settembre 2005.
Nella gazzetta ufficiale delle Comunità europee (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) la ricerca di tale parola non da esito a meno che non si sostituisca il quarto carattere della parola con un punto ed il quinto con uno spazio.
Sul blog di Beppe Grillo non solo non è presente questa parola ma è impossibile addirittura inserirla in commenti o in altro modo.
Non starò a spiegarvi come funziona questa cosa, la mia intenzione era solo di risvegliare l'interesse del lettore, ci sono persone più indicate di me a spiegare il funzionamento queste truffe.
Vorrei, comunque, sottoporre al vostro interesse altre parole che non scriverò se non in formato grafico nell'immagine che segue.


Viviamo in un periodo di grande oscurantismo e, ironicamente, lo definiamo "era delle telecomunicazioni".

1 commento:

io solo io... ha detto...

questa cosa mi lascia a bocca aperta come una cretina... di sicuro non ho mai collegato questi eventi tra loro... ma il fatto di non poter scrivere una parola mi lascia di stucco...
O peggio!