
La vita di un Baol è una sorta di scherzo da prete.
Sempre alla ricerca di qualche anima in pena da aiutare, dall'idealista che ha perso gli ideali, all'amante senza amata, al bimbo che, rotta la Playstation, ha dimenticato come si fa a giocare.
Il Baol si fa in quattro per queste persone, infonde fiducia, fa tornare la voglia di vivere, sperare, giocare.
Poi, all'improvviso, quando tutti i problemi del mondo paion risolti, il Baol si ritrova solo e abbandonato, apparentemente senza motivo, a bere un Anagrafe di Galles all'Apocalypso.
E lui non capisce perchè: si tormenta, pervaso da assurdi quanto paranoici sensi di colpa si chiede dove ha sbagliato.
Finchè un giorno, quando sarà vecchio abbastanza, verrà finalmente (è ancora da capire se ciò sia un bene o un male) a conosenza del proprio segreto/destino.
Bhe! Io conosco questo segreto ma quello che ho scoperto invecchiando è di essere anche io un Baol.
Quale è il segreto?
Per scoprirlo vi invito a leggere "Baol" di Stefano Benni.
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