30 novembre 2010
Il re di Beataignoranza
C'erano una volta degli omini verdi che giravano per il regno di Beataignoranza rivelando segreti riguardo il re.
Questi segreti erano molto pericolosi perchè avrebbero fatto capire alla gente che le tasse erano ingiuste e rivelavano come essi si sarebbero potuti liberare del tiranno.
Inizialmente il re mandò le sue guardie a imprigionare gli omini verdi ma questi continuavano a diffondere la loro voce, allora provò a tagliare loro la lingua ma essi parlavano lo stesso.
Quando si rivelaro inefficaci perfino le torture, provò a farli uccidere, ma per ogni uno che ne ammazzava, ne comparivano almeno due nuovi che, oltre al resto, denunciavano anche l'ingiusto omicidio.
Il re capì che la strategia era sbagliata e smise di opporsi.
Ordinò ai suoi uomini di dipingersi di verde e andare in giro a parlare male di lui unendo a quanto già saputo fatti completamente inventati e sempre più palesemente falsi.
Alla fine il regno di Beataignoranza fu pieno di uomini verdi che sparavano cazzate grandi quanto l'evasione fiscale di un noto presidente del consiglio italiano e la gente smise di dare ascolto agli omini verdi.
Questi segreti erano molto pericolosi perchè avrebbero fatto capire alla gente che le tasse erano ingiuste e rivelavano come essi si sarebbero potuti liberare del tiranno.
Inizialmente il re mandò le sue guardie a imprigionare gli omini verdi ma questi continuavano a diffondere la loro voce, allora provò a tagliare loro la lingua ma essi parlavano lo stesso.
Quando si rivelaro inefficaci perfino le torture, provò a farli uccidere, ma per ogni uno che ne ammazzava, ne comparivano almeno due nuovi che, oltre al resto, denunciavano anche l'ingiusto omicidio.
Il re capì che la strategia era sbagliata e smise di opporsi.
Ordinò ai suoi uomini di dipingersi di verde e andare in giro a parlare male di lui unendo a quanto già saputo fatti completamente inventati e sempre più palesemente falsi.
Alla fine il regno di Beataignoranza fu pieno di uomini verdi che sparavano cazzate grandi quanto l'evasione fiscale di un noto presidente del consiglio italiano e la gente smise di dare ascolto agli omini verdi.
27 maggio 2010
17 marzo 2010
Storiellina Zen
Tanto tempo fa, c'erano due monaci che andavano di villaggio in villaggio a raccogliere le offerte per il loro convento.
Un giorno arrivarono ad un fiume. Il ponte era crollato e l'acqua scorreva impetuosa. Sulla riva i due uomini pii videro una giovane donna che singhiozzava disperata. Le chiesero: "Perché piangi?". Questa rispose: "Devo assolutamente attraversare il fiume, perché mia madre, che vive sull'altra riva, sta molto male e ha assolutamente bisogno delle mie cure, ma non so nuotare e ho il terrore dell'acqua".
Il più anziano dei monaci le disse: "Non ti preoccupare, abbracciati a me, ti porto io dall'altra parte!".
A sentire questo, il monaco più giovane sbottò: "Ma, fratello, lo sai che è contro la nostra regola toccare una donna..." Al che l'anziano rispose: "Sì, è vero, ma qui si tratta di aiutare a salvare una vita; le regole sono fatte per l'uomo, non viceversa".
Ciò detto, prese in braccio la bella figliola e attraversò il fiume. Arrivato dall'altra parte, la depose a terra e, accompagnato dai ringraziamenti e dalle benedizioni della donna, insieme al confratello, riprese il suo cammino.
Dopo aver percorso un lungo tratto, il monaco giovane, che era rimasto silenzioso e corrucciato per tutto quel tempo, esplose: "Scusa, fratello, ma quello che hai fatto è stato veramente molto grave, come potrai mai giustificarti?".
Il monaco anziano si fermò, lo guardò sorridendo e rispose: "Sì, è vero, dal tuo punto di vista ho infranto una regola e ti chiedo perdono per averti provocato turbamento, ma io la donna l'ho salutata là, sulla riva del fiume, mentre sembra che tu, dopo tutta questa strada, non l'abbia ancora lasciata andare!"
Questa fiaba mi e' stata raccontata tempo fa, quando non perdevo occasione per urlare ai 4 venti che non amavo piu la mia ex
Ovviamente quando realmente non ho provato più nulla non ho più sentito la necessità di dirlo.
La dedico chi si trova in situazioni analoghe e a chi commpie delle scelte solo perche gli hanno insegnato che sono cosa giusta senza però capirne il vero motivo.
Tratto dalle massime di Confucio (grazie Claudia per la segnalazione)
Un giorno arrivarono ad un fiume. Il ponte era crollato e l'acqua scorreva impetuosa. Sulla riva i due uomini pii videro una giovane donna che singhiozzava disperata. Le chiesero: "Perché piangi?". Questa rispose: "Devo assolutamente attraversare il fiume, perché mia madre, che vive sull'altra riva, sta molto male e ha assolutamente bisogno delle mie cure, ma non so nuotare e ho il terrore dell'acqua".
Il più anziano dei monaci le disse: "Non ti preoccupare, abbracciati a me, ti porto io dall'altra parte!".
A sentire questo, il monaco più giovane sbottò: "Ma, fratello, lo sai che è contro la nostra regola toccare una donna..." Al che l'anziano rispose: "Sì, è vero, ma qui si tratta di aiutare a salvare una vita; le regole sono fatte per l'uomo, non viceversa".
Ciò detto, prese in braccio la bella figliola e attraversò il fiume. Arrivato dall'altra parte, la depose a terra e, accompagnato dai ringraziamenti e dalle benedizioni della donna, insieme al confratello, riprese il suo cammino.
Dopo aver percorso un lungo tratto, il monaco giovane, che era rimasto silenzioso e corrucciato per tutto quel tempo, esplose: "Scusa, fratello, ma quello che hai fatto è stato veramente molto grave, come potrai mai giustificarti?".
Il monaco anziano si fermò, lo guardò sorridendo e rispose: "Sì, è vero, dal tuo punto di vista ho infranto una regola e ti chiedo perdono per averti provocato turbamento, ma io la donna l'ho salutata là, sulla riva del fiume, mentre sembra che tu, dopo tutta questa strada, non l'abbia ancora lasciata andare!"
Questa fiaba mi e' stata raccontata tempo fa, quando non perdevo occasione per urlare ai 4 venti che non amavo piu la mia ex
Ovviamente quando realmente non ho provato più nulla non ho più sentito la necessità di dirlo.
La dedico chi si trova in situazioni analoghe e a chi commpie delle scelte solo perche gli hanno insegnato che sono cosa giusta senza però capirne il vero motivo.
Tratto dalle massime di Confucio (grazie Claudia per la segnalazione)
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